blog

Inviami un e-mail
mailto:d.travica@gmail.com?subject=Dragan%20e-mail
 

ARCHIVIO BLOG:


- Duemilaundici

- Duemiladodici

RINGRAZIAMENTI

Domenica, 2 Settembre 2012



Ciao a tutti.

Scrivo di fretta, ma non voglio rimandare, quindi vado dritto al sodo.

Ho ricevuto, dopo l’Olimpiade (anche prima a dir la verità) e in occasione del mio 26° compleanno, tante tante tante, davvero tante e-mail/lettere di complimenti e di auguri, ho ricevuto simpaticissimi (in alcuni casi anche golosi) regali, in più quaderni con tante belle parole e addirittura video su internet. Dopo parecchio tempo sono riuscito a leggere, vedere e gustare tutto. Ci tenevo, come ci tengo a dire a tutti quelli che hanno ‘partecipato’ a concretizzare tutti questi splendidi pensieri che ve ne sono profondamente grato. Sapere di avere gente che apprezza l’uomo che sta dietro all’atleta, per me, ha un valore inestimabile. Quest’ultima è una personale vittoria morale. Quindi grazie, grazie a tutti voi.

Ho apprezzato ogni parola, ogni pensiero, ogni cosa che avete fatto per me. Purtroppo non riesco a rispondere a tutti e vi prego di non prendervela, però sappiate che dietro questo schermo c’è una persona che da valore a tutto quello che succede ‘fuori dal campo’.


Da qualche giorno mi trovo a Macerata, la nuova stagione è cominciata e presto ci sarà già un trofeo in palio, il primo della stagione: la Supercoppa Italiana. Ci stiamo dando dentro, il cantiere è aperto e il materiale a disposizione è ottimo. Questo è il momento di costruire.


Sotto le note di una piacevole musica Remix vi rinnovo i miei ringraziamenti e vi auguro una buona serata.

Vi abbraccio tutti.

ALZIAMO AL CIELO LA SUPERCOPPA ITALIANA

Lunedì, 1 Ottobre 2012



Inizio col botto mi viene da dire e da pensare. Supercoppa Italiana alzata al cielo tra migliaia di coriandoli bianco-rossi. Un'altra sfida memorabile contro Trento, ancora al tie-break, fanno di questa domenica, oltre che una giornata molto positiva per noi, un meraviglioso spot per quello che la pallavolo è stata capace di trasmettere. Ancora una volta.

Abbiamo giocato a Modena in un'atmosfera elettrizzante: un pubblico da applausi, un rumore costantemente caloroso, un'aria piena di vita. E di sport.

Ce ne siamo date di santa ragione noi e Trento; prima noi, poi loro, ancora noi e di nuovo loro. Infine noi. Una partita bellissima, divertente, con grandi difese e con un’abbondante dose di agonismo. Credo, tenendo conto anche del fatto che è stato per entrambi il debutto stagionale, che il livello espresso in campo sia stato molto alto.

I nostri tifosi erano li, con noi, a sgolarsi e a soffrire come pazzi. Ne è valsa la pena. Grazie Ragazzi.

I gufi e le statistiche dicono che chi vince la Supercoppa non vincerà più nulla. Per ora è stata la realtà. Bene. Intanto credo sia uno stimolo ulteriore per invertire "l'andazzo" e poi, come sempre, vincerà (in futuro) chi se lo meriterà, non chi non vince la Supercoppa. È sport, non matematica. Per fortuna, altrimenti ero spacciato.


Serata di festeggiamenti, abbracci e fiumi di sorrisi.

Ora vado, una bella giornata libera mi aspetta. Il sole splende e io sono felice.

PER ESSERE SEMPRE CHIARO

Lunedì, 8 ottobre 2012



Corriere Della Sera del 7 ottobre 2012. Il titolo di una mia intervista recita: "Nato in Croazia ma non voglio stranieri in Italia".

Ora, per essere sempre chiaro e senza fare inutile polemica, il mio intento con queste poche parole è di evidenziare, come sempre, il vero.

L'articolo è interessante, scritto bene e soprattutto coerente con quello che ho detto al telefono. Lo ripeterei allo sfinimento. Il titolo no, assolutamente no! Il virgolettato non è uscito dalla mia bocca. Come al solito, purtroppo, il titolo deve attirare attenzioni e quindi si tende troppo spesso ad ingrossare (drammatizzando ogni singola parola) il tono che invece è stato educato e razionale. Sembra una frase razzista e a me non piace.

Tra l’altro, per essere sempre chiaro, io gli stranieri in Italia li voglio, come voglio un italiano all’estero. Tuttavia nell’articolo parlo di volley e di situazioni legate allo spirito sportivo. Punto.

So bene che chi sceglie i titoli non è colui che stende il testo dell'articolo (incredibile ma vero, e ancora non capisco che logica c'è), infatti ecco perchè il titolo non corrisponde con quello che davvero, in seguito, dice l'articolo. Mi darei oltre che del razzista anche dello stupido: "nato in Croazia ma non voglio stranieri in Italia" è una frase davvero contraddittoria dal punto di vista letterale.


Mi dispiace davvero e mi fa pure incazzare.

Nessuna lotta, non ne ho voglia, mi preme solo far emergere quello che davvero è. 'È' nel senso più completo del termine.


Grazie.

IL PRIMO PASSO PER UNA GIUSTA DIREZIONE

Lunedì, 22 Ottobre 2012



Il debutto in Champions League è alle porte. Quest’ultima è un altro grande palcoscenico il quale ci vede partecipi e soprattutto nel quale vogliamo figurare come protagonisti. Il debutto è sempre interessante, perchè come in ogni viaggio, in ogni corsa, in ogni gara, la partenza dà la direzione.

Un pò per logica partire bene vuol dire aver preso la direzione giusta, un pò per comodità partire bene vuol dire mettere subito punti in classifica per permette poi di gestire al meglio le forze collettive, che durante l’anno (molto lungo) devono essere ben distribuite, e un altro pò per il morale partire bene vuol dire progredire a testa alta e assorbire più sicurezze possibili. Quelle sicurezze che solo le vittorie ti possono dare.

Con Jiri Kovar fuori da giochi dobbiamo essere ancora più bravi e più uniti. E’ un’assenza che senz’altro peserà. Niente alibi, anzi, queste sono le occasioni (io la vedo così) per fare un ulteriore salto di qualità. Con pazienza e coesione dobbiamo essere bravi, innanzitutto, ad aspettare Jiri e poi continuare a riempire ogni centimetro del ‘nostro quadrato’ con mentalità e concretezza di altissimo livello.


Domenica abbiamo fatto una grande partita: alta intensità di gioco, perseverante concentrazione e una sana e ampia dose di divertimento. Inoltre lo abbiamo fatto contro una delle migliori squadre del campionato e proprio contro queste, per ora, si sono viste le nostre migliori prestazioni. Segnale non da sottovalutare.


Tornando all’Europa, domani si parte in mattinata presto, per Lennik (Bruxelles, Belgio). Non ci sono mai stato quindi sono contento, anche solo dal pullman, di vedere questa famosa capitale. Un buon libro, musica e ovviamente tutto il team, saranno i miei compagni di viaggio.

UNA SETTIMANA AL TOP

Lunedì, 29 Ottobre 2012



Quella appena passata è stata una settimana intensa. Da domenica a domenica abbiamo disputato ben tre partite, di cui due in trasferta. Una in Belgio per la Champions League e una a Ravenna per il Campionato.

La prima delle tre partite, in casa contro Piacenza è andata decisamente bene: bottino pieno, bel gioco e gran pubblico. Poi, armati di passaporto voliamo in terra estera, come ho detto prima, in Belgio. Questo paese mi ha fatto una piacevolissima impressione. Intanto nel paesaggio: pulito, ordinato e molto verdeggiante. Poi, anche nella sua gente: semplice, cordiale ed educata. Due particolari mi hanno lasciato impressionato. Il primo erano le numerosissime biciclette che giravano per le strade del centro della città in cui alloggiavamo e la cosa ancor più interessante era che si comportavano come un vero e proprio mezzo di trasporto, da 'rispettare'. Insomma erano parte integrante del traffico, incentivate anche da tantissime e bellissime piste ciclabili. Era bello vedere questo via-vai continuo.

Il secondo particolare, invece, è stato vedere un bambino credo di sei o sette anni che girava da solo, e sottolineo da solo, per i marciapiedi della città con in spalla la propria chitarra che simpaticamente appariva quasi più grande del suo piccolo corpicino. Ho avuto la sensazione di un paese davvero sicuro e pacifico. Invidiabile.

Ieri siamo tornati da Ravenna e abbiamo così concluso una settimana molto intensa. Anche se sinceramente davanti ne arriva un'altra non da meno.

A Ravenna è arrivato l'ennesimo fantastico epilogo. La vittoria. Sono e siamo davvero molto orgogliosi soprattutto dell'atteggiamento che mettiamo in campo. Quest'ultimo credo sia la vera benzina nel percorso verso una vittoria, e non è mai così semplice mettere l'energia giusta in ogni partita. Deve essere equilibrata: ne troppa ne troppo poca; non deve essere nevrotica ne permissiva. Credo ci voglia sempre il giusto mix di aggressività animalesca e sangue gelido.

Spero vivamente che Ravenna possa passare una stagione positiva perchè è una piazza che ha tradizione, pubblico ed entusiasmo. Ogni volta che ho giocato al Pala de Andrè ho apprezzato sempre molto l'atmosfera. Spero che continui a vivere perchè per la pallavolo sarebbe un bene.


Stamattina ho qualche problemino con la caldaia e dato che il freddo è improvvisamente arrivato sarebbe utile dargli una sistemata. Mi attivo. Poi, esco a fare un pò di commissioni tra cui anche un pò di spesa che non fa mai male. Il frigo piange.